DOTTORESSA PAOLA BORIA
Medico competente dei supermercati Esselunga
e dell'ospedale San Raffaele di Milano
Primavera Estate 1998 Anno secondo n. 2
Cosa e' cambiato, nel suo lavoro, dopo l'entrata in vigore del 626?
La novita' che ha portato la nuova normativa e' la possibilita' di visitare di persona i luoghi di lavoro per conoscere il ciclo produttivo dell'azienda, attraverso il sopralluogo. Questo da' la possibilita' di entrare nel dettaglio dei rischi relativi all'ambiente, cosa che prima molto spesso avveniva solo sulla carta o con la lettura di dati tecnici. Ci sono poi degli interlocutori piu' definiti: i responsabili del servizio prevenzione e protezione e i rappresentanti per la sicurezza che sono in relazione con il medico competente.

Quali relazioni ha il medico competente con i rappresentanti per la sicurezza?
Gli Rls si rivolgono al medico competente per problemi inerenti la movimentazione dei carichi, il microclima, i disturbi muscolo-scheletrici. In Esselunga, il rapporto e' di molta familiarita' e fiducia reciproca. Durante un sopralluogo, l'Rls accompagna il medico competente perche' ha una conoscenza piu' particolare dell'azienda.

E il medico competente col responsabile del servizio prevenzione e protezione?
Il medico competente viene consultato nella compilazione della valutazione dei rischi. Inoltre all'Esselunga ho tenuto dei corsi di formazione per il pronto soccorso. Sono stata consultata per la stesura di opuscoli relativi alla movimentazione manuale dei carichi. Visito i lavoratori che mi vengono sottoposti per l'idoneita' specifica alla mansione.

Quali sono i rischi di maggior rilievo nel supermercato?
E' evidente che in una realta' come l'Esselunga il rischio piu' grave e' la movimentazione manuale dei carichi. Poi ci sono i lavori ripetitivi, svolti dalle addette alla cassa che vengono costantemente tenute sotto controllo sanitario. Da un punto di vista legislativo, il decreto 626 prevede solo il controllo sanitario per i lavoratori esposti alla movimentazione dei carichi. Per i problemi relativi ai disturbi muscolo-scheletrici c'e' molta attenzione ma non c'e' norma. Di fatto poi capitano delle richieste di lavoratrici che denunciano problemi di dolori agli arti superiori.

In caso di non idoneita' specifica alla mansione cosa succede?
C'e' una fase intermedia che e' l'idoneita' con limitazione che consente di svolgere comunque la mansione per la quale il lavoratore e' stato assunto, ma tranne un certo aspetto della mansione. Esempio: se il lavoratore ha una lombalgia acuta potra' svolgere una movimentazione manuale dei carichi non superiore a 10 chili. Oppure puo' alzarsi a intervalli, se la sua mansione lo costringe a rimanere troppo a lungo seduto.

Come viene vissuta la maternita' dalle lavoratrici?
Molte donne ancora ignorano che, qualora sia individuabile una situazione lavorativa a rischio per la maternita', e' possibile attivare la procedura di interdizione dal lavoro (maternita' anticipata) per motivi di inadeguatezza del lavoro, quando non e' possibile lo spostamento ad altra mansione. Il trattamento economico per la gravidanza a rischio per motivi di salute della donna (e' bene ricordarlo) termina con l'astensione obbligatoria, cioe' tre mesi dopo il parto, mentre il trattamento economico, per la gravidanza a rischio a causa della situazione lavorativa, dura fino a 7 mesi dopo il parto.

Quindi se venisse usata piu' correttamente la legge 1204, l'assenza per maternita' sarebbe meno penalizzante per le donne nei luoghi di lavoro?
Si', aiuterebbe sicuramente a focalizzare i rischi dell'ambiente di lavoro per la maternita' (specialmente negli ospedali) trovando le opportune soluzioni sia per la donna che per il datore di lavoro.

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