I finanziamenti per la formazione

I FONDI INTERPROFESSIONALI
PER LA FORMAZIONE CONTINUA

Il presente materiale ha il solo scopo di fornire delle informazioni a carattere generale sulla realtà dei fondi interprofessionali, non può essere considerato esaustivo, ogni esigenza di maggiori delucidazioni e/o informazioni si può soddisfare solo attraverso la lettura dei regolamenti.
Per quanto riguarda invece il merito dei piani formativi, lo stesso viene definito al momento della pubblicazione dell’avviso da parte del fondo.


Il panorama della formazione finanziata sarà sempre più caratterizzato dalle risorse dei Fondi Interprofessionali, infatti, le risorse del Fondo sociale Europeo saranno, prevedibilmente, sempre più destinate ai nuovi Paesi entrati nell’Unione Europea.
E’ opportuno tracciare un breve profilo conoscitivo dei vari fondi, con particolare attenzione agli aspetti generali, mentre per le informazioni specifiche si tratterà di fare esplicito riferimento ai regolamenti emanati dai singoli fondi.
Va altresì specificato che ogni impresa può scegliere qualsiasi fondo a cui aderire, indipendentemente dall'associazione datoriale cui fa riferimento e dal contratto nazionale di lavoro applicato, anche se è evidente che il fondo di settore potrà essere più corrispondente alle esigenze aziendali.


Indice
1) I principali fondi interprofessionali
- For.Te: www.fondoforte.it
- Fondimpresa: www.fondimpresa.it
- Fon.Ter: www.fonter.it
- Fondoprofessioni: www.fondoprofessioni.it
- Fon.Coop: www.foncoop.coop
-
Fondir: www.fondir.it

2) I criteri ispiratori dei fondi
3) Chi può aderire ai fondi
4) I destinatari della formazione
5) Quali sono i criteri di finanziamento dei piani di formazione
6) Chi sono i soggetti che possono erogare la formazione


I criteri ispiratori dei fondi
- Promuovere e finanziare piani formativi aziendali, territoriali o settoriali, concordati tra le parti sociali;
- Promuovere e finanziare attività di sostegno ai piani per la formazione continua;
- Promuovere e finanziare attività di qualificazione e di riqualificazione per le figure professionali di specifico interesse del settore produttivo, nonché per lavoratori a rischio di esclusione dal mercato del lavoro;
- Promuovere e finanziare anche azioni individuali di formazione continua dei lavoratori dipendenti
- Promuovere interventi di formazione continua sull’igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro per gli aspetti non disciplinati e finanziati dalle specifiche disposizioni in materia.
Chi può aderire ai fondi
a) datori di lavoro che versano i contributi contro la disoccupazione involontaria e che applicano integralmente i contratti collettivi di riferimento. I predetti soggetti potranno essere assistiti, anche mediante la presentazione del Piano formativo, dalle organizzazioni costituenti il Fondo, dalle associazioni di categoria aderenti alle organizzazioni costituenti il Fondo, nonché da enti bilaterali.
b) in caso di gruppo di imprese, la Società capogruppo, esclusivamente per i propri lavoratori e lavoratrici, o per quelli del Gruppo ovvero una delle società costituenti il gruppo;
c) consorzi di imprese costituite ai sensi dell’art. 2602 del codice civile, per i propri lavoratori e lavoratrici o per quelle delle aziende consorziate;
d) Associazioni Temporanee di Impresa e/o Associazioni Temporanee di Scopo.
Come aderire ai fondi
L’adesione al Fondo è senza alcun costo aggiuntivo per l’impresa e la si formalizza scegliendo di destinare al Fondo il contributo obbligatorio mensile dello 0,30% e segnalando tale scelta nel modello DM 10.

I destinatari della formazione
I destinatari dell’attività formativa sono i lavoratori e le lavoratrici delle imprese tenute a versare il contributo di cui all’art. 12 della legge n. 160/1975, così come modificato dall’art. 25 della legge quadro sulla formazione professionale n. 845/1978 e successive modificazioni. Sono da considerarsi come imprese tutti i datori di lavoro che versano i contributi contro la disoccupazione involontaria.
Sono inclusi tra i destinatari dell’attività formativa anche i lavoratori stagionali che nell’ambito dei 12 mesi precedenti la presentazione del piano abbiano lavorato alle dipendenze d'imprese assoggettate al contributo di cui sopra e iscritte al fondo.


Quali sono i criteri di finanziamento dei piani di formazione
Le imprese che presentano i piani debbono cofinanziarli, in quanto gli interventi di formazione continua, da realizzare nel quadro dei bandi dei fondi, si configurano come aiuti di Stato e devono quindi rispettare le normative comunitarie in materia.
Per co-finanziamento s'intende che la formazione dovrà avvenire in orario di lavoro, fatto salvo per gli stagionali che potrà effettuarsi anche prima o alla scadenza del periodo di lavoro. Altra forma di co-finanziamento può essere la messa a disposizione di strutture aziendali e/o di esperti aziendali.
I fondi finanziano progetti di formazione generale e di formazione specifica.
Per «formazione generale», ai sensi del Regolamento 68/01, s'intende la formazione che comporta insegnamenti non applicabili esclusivamente o prevalentemente alla posizione, attuale o futura, occupata dal dipendente presso l'impresa beneficiaria, ma che fornisca conoscenze professionali ampiamente trasferibili ad altre imprese o settori di occupazione e che pertanto migliori in modo significativo la possibilità di collocamento del dipendente.
La formazione è «generale» se, per esempio:
1) è organizzata congiuntamente da diverse imprese indipendenti ovvero ne possono beneficiare i dipendenti di diverse imprese,
2) è riconosciuta, certificata e convalidata dalle autorità o dagli organismi pubblici o da altri organismi e istituzioni ai quali gli Stati membri o la Comunità abbiano attribuito competenza in materia.
Per «formazione specifica», ai sensi del Regolamento 68/01, s'intende la formazione che comporta insegnamenti direttamente e prevalentemente applicabili alla posizione, attuale o futura, occupata dal dipendente presso l'impresa beneficiaria e che fornisca professionalità che non siano trasferibili ad altre imprese o settori di occupazione, o che lo siano solo limitatamente.
Tutti i fondi nei bandi, o avvisi, parlano di piccole, piccolissime e medie imprese. Ai sensi della nuova Raccomandazione della Unione Europea, con tali termini s'intendono:
Imprese di media dimensione quelle che hanno:
a) un numero inferiore a 250 dipendenti;
b) un fatturato annuale minore o pari a 50 milioni di euro (era di 40 milioni nel 1996);
c) un totale di bilancio che non supera i 43 milioni di euro ( era di 27 milioni nel 1996).
Imprese di piccole dimensioni quelle che hanno:
a) meno di 50 dipendenti;
b) un fatturato minore o pari a 10 milioni di euro (era 7 milioni nel 1996);
c) un totale di bilancio sempre di 10 milioni (era di 5 milioni nel 1996).
Imprese di piccolissime dimensioni quelle che hanno:
a) meno di 10 dipendenti,
b) un fatturato inferiore o pari a 2 milioni di euro (cifra in passato non definita),
c) la stessa cifra indicata anche per il totale di bilancio annuale.


Chi sono i soggetti che possono erogare la formazione
a) università, pubbliche o private, o strutture ad esse collegate;
b) soggetti accreditati per lo svolgimento di attività di formazione finanziata presso una delle regioni italiane,
c) soggetti accreditati presso i fondi, secondo il Regolamento stesso;
d) soggetti in possesso della certificazione di qualità in base alla norma Uni En Iso 9001:2000 settore Ea 37


Infine tutti i fondi pongono una particolare attenzione ai progetti formativi che sono supportati dall’accordo sindacale, a questo proposito è opportuno sapere che gli accordi sindacali, ai vari livelli, hanno validità solo se firmati dalle organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto l’accordo di costituzione del fondo di riferimento.
Saranno le parti stesse a definire a quale livello (aziendale, territoriale, regionale o nazionale) è allocata la competenza di sottoscrizione degli accordi.


For.Te: www.fondoforte.it
Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua per le imprese del Terziario, riconosciuto dal ministero del Lavoro con decreto del 31 ottobre 2002, è stato istituito a seguito dell’accordo interconfederale del 25 luglio 2001, tra Confcommercio, Abi, Ania, Confetra, e Cgil, Cisl, Uil.
I piani formativi sono finalizzati al consolidamento e allo sviluppo delle competenze dei lavoratori/lavoratrici per rispondere alle esigenze di occupabilità e adattabilità e della capacità competitiva delle imprese nei comparti del Commercio-Turismo-Servizi, Creditizio-Finanziario, Assicurativo e della Logistica-Spedizioni-Trasporti.


Fondimpresa: www.fondimpresa.it
Fondimpresa – Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua – è l’associazione, riconosciuta con decreto ministeriale del 28 novembre 2002, costituita da Confindustria e Cgil, Cisl, Uil.
Fondimpresa rappresenta un’importante novità, volta a incoraggiare le aziende a investire nella formazione, attraverso una semplificazione delle procedure di progettazione, realizzazione e gestione dei piani.
Il Fondo serve a finanziare piani formativi aziendali, settoriali e territoriali concordati tra le parti sociali. L’obiettivo è il miglioramento della competitività delle imprese e il potenziamento dell’occupabilità dei lavoratori, con particolare attenzione agli interventi in materia di salute e sicurezza.
Tutte le aziende, di qualunque settore economico, possono chiedere all’Inps di trasferire il proprio contributo dello 0,30% a Fondimpresa, a cui potranno rivolgersi per ottenere il finanziamento di piani di formazione e aggiornamento rivolti ai propri quadri, impiegati e operai.


Fon.Ter: www.fonter.it
Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la Formazione Continua del Terziario, con sede a Roma, Via Nazionale 60. Nasce a seguito dell’accordo interconfederale sottoscritto in data 22 luglio 2002 tra l’organizzazione datoriale Confersercenti e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil.
Fon.Ter è costituito come Associazione (Art. 36 c.c.), non ha fini di lucro e opera a favore delle imprese, nonché dei relativi dipendenti del settore terziario, comparti turismo e distribuzione-servizi, in una logica di relazioni sindacali ispirate alla qualificazione professionale, allo sviluppo occupazionale e alla competitività imprenditoriale nel quadro delle politiche stabilite dai contratti collettivi sottoscritti.


Fondoprofessioni: www.fondoprofessioni.it
E’ il Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua negli studi professionali e nelle aziende collegate, riconosciuto dal ministero del Lavoro con decreto 408/03 del 29 dicembre 2003, è frutto dell’accordo interconfederale del 7 novembre 2003, tra Consilp-Confprofessioni, Confedertecnica, Cipa e Cgil, Cisl, Uil.
Promuove e finanzia piani/progetti formativi aziendali, territoriali, settoriali e individuali, finalizzati al consolidamento e allo sviluppo delle competenze dei lavoratori dipendenti, per rispondere in maniera adeguata alle esigenze di occupabilità e per accrescere la capacità competitiva degli studi professionali e delle aziende collegate. L’impegno assunto da Confprofessioni, Confedertecnica, Cipa e Filcams Cgil, Fisascat Cisl, UilTucs Uil ha permesso di dotare il mondo delle professioni di un importante strumento diretto e consapevole per la crescita degli studi professionali e dell’intero comparto.


Fon.Coop: www.foncoop.coop
E’ il fondo della coooperazione, non ha fini di lucro ed opera a favore delle imprese del settore cooperativo, nonché dei relativi dipendenti e soci lavoratori, in una logica di relazioni sindacali ispirate alla qualificazione professionale, allo sviluppo occupazionale e alla competitività imprenditoriale nel quadro delle politiche stabilite dai contratti collettivi sottoscritti.


Fondir: www.fondir.it
E’ il fondo interprofessionale che finanzia le aziende del terziario per la formazione continua dei dirigenti.
Fondir è il fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua riconosciuto dal ministero del Lavoro, con decreto del 6 marzo del 2003, che nasce con l'obiettivo di promuovere e finanziare piani di formazione continua, tra le parti sociali, per i dirigenti delle imprese del settore del terziario, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 118 della legge 388/00.
Fondir offre l'opportunità di finanziare, a costo zero, politiche formative che qualificano la presenza sul mercato delle aziende e valorizzano la professionalità dei dirigenti.
Il Fondo è stato costituito da Confcommercio, Abi, Ania, Confetra, Manageritalia, Federdirigenticredito, Fidia e Sinfub.